Verso un ibrido uomo-macchina. Nei suoi anni di studio dedicati alla ricerca e sperimentazione sull’intelligenza artificiale, Kevin Warwick, professore in cibernetica dell'Università di Reading, ha sviluppato robot che possono essere considerati l’“anello mancante” nella catena che collega l’Uomo alla macchina: robot dotati di una sensibilità simile a quella conferita agli esseri umani dai cinque sensi oppure pilotati da cellule nervose prelevate da cervelli animali. Gli studi che però hanno reso celebre in tutto il mondo Kevin Warwick – oltre ad aver sollevato discussioni dal punto di vista etico sul suo lavoro – sono proprio quelli inerenti l’ibridazione uomo-macchina ed in particolare l’auto-impianto di componenti meccaniche che hanno permesso al docente inglese di “superare i limiti umani”.Al di là dei dilemmi etici che questi esperimenti possono sollevare – e che agli appassionati di fantascienza potranno riportare alla memoria una certa letteratura dedicata ai “cyborg” - è innegabile che il lavoro del professor Warwick rappresenti non solo una fondamentale tappa nello sviluppo della robotica e delle intelligenze artificiali, ma anche che i risultati dei suoi studi potrebbero avere un giorno positive ricadute in alcuni ambiti molto importanti della nostra vita, come la medicina. Kevin Warwick, è al Discovery on Film di Rovereto (TN), organizzato dal Museo Civico in collaborazione con il Centro mente cervello dell'Università di Trento sede di Rovereto il 26 maggio 2010 con un incontro dal titolo: “Ibridazione uomo-macchina. Futuro presente” vai al sito di Kevin Warwick vai al sito dell Museo/Discovery vai alla pagina facebook dell'evento
25 maggio 2010 | Scientifico-Matematico-Tecnologico